
Dipingere il mare – Dove il blu finisce, il bianco danza
A volte il mare non si dipinge. Si lascia fluire. Si attende che la carta parli, che la luce filtri tra le pause del colore, che il bianco non sia un’assenza ma una presenza precisa, pensata.
In questo acquerello, il luccichio delle onde nasce da ciò che non è stato toccato dal pennello. Ogni punto bianco è un piccolo atto di ascolto.
È lì che l’occhio si posa, si riposa, immagina il riflesso del sole, sente l’aria salmastra.
Dipingere il mare, con l’acquerello, non è solo una questione di fascino del blu. È una danza tra colore e vuoto, tra gesto e attesa.
È imparare a riconoscere il momento in cui fermarsi.
Quest’opera fa parte del corso base della Scuola di Acquerello CiaoArte! a Lodi e online
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🖌️ Note tecniche
– Carta 100% cotone, grana fine o satinata, meglio se bianco naturale: perfetta per brillare;
– Mascheratura selettiva (con fluido o a mano libera) per mantenere vivi i riflessi;
– Bagnato su bagnato: cielo e mare si fondono in passaggi morbidi, atmosferici;
– Asciutto su asciutto: per i piccoli punti di luce sul mare, con un pennello a punta fine e appena intriso di pigmento;
– Sfumature guidate: l’acqua si muove, ma non da sola. Il pennello la accompagna;
– Orizzonte netto, asciutto, costruito con un piccolo trucco, per dare profondità e silenzio.
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